95 – TEODOSIOPOLI (p559)

THEODOSIOPOLIS oggi ERZURUM CostruitTeodosiopolia in epoca bizantina con il nome di Théodosiopolis e denominata Arz ar Rum (o Ard ar Rum) cioè la terra dei Bizantini, prese il nome di Erzerum (o Erzurum) dopo l’occupazione turca. Visitando questa città avrete l’impressione, più che altrove, di trovarvi in mezzo a un mondo diverso dal vostro. La distanza dalla vita moderna e agiata, la rudezza del paesaggio anatolico, i monumenti belli, ma esclusivamente di carattere musulmano, la maggiore severità di modi nella gente, la religiosità stessa più austera che altrove, tutto concorrerà a darvi questa percezione di una città più asiatica che occidentale. Le strade per arrivarvi una volta impervie, oggi sono tutte asfaltate. Il paesaggio è vario: si va dal verde delle foreste attorno a Trabzon, alla steppa allagata e ai monti rocciosi dell’altopiano.

Una tradizione locale vuole che Erzurum sia stata fondata dall’apostolo Bartolomeo, in viaggio verso la Persia.
 Una tradizione locale vuole che Erzurum sia stata fondata dall’apostolo Bartolomeo, in viaggio verso la Persia. In realtà le origini della città rimontano a data più antica, anche se essa — chiamata originariamente Karin — ebbe il suo sviluppo in epoca bizantina. Nel 387 d.C., quando Persia e Bisanzio si spartirono l’Armenia, la regione, come la città di Karin, toccò ai Bizantini. Teodosio II le mutò il nome in Teodosiopoli. Da allora essa costituì parte dell’impero di Bisanzio sino al 752, anno in cui l’imperatore Costantino V, incapace di difenderla contro gliArabi, ne ordinò la distruzione e la trasmigrazione dei suoi abitanti in altri territori bizantini. Alla successiva dominazione araba fece seguito il ritorno dei Bizantini (secolo X) e, un secolo più tardi, la presa di possesso da parte dei Selgiuchidi.
thumbs_eteria_pagina_03_immagine_0001-4L’Armenia sarebbe il primo regno cristiano. In effetti, già intorno al 200, Tertulliano, nello scrivere un trattato Contro i Giudei, include l’Armenia tra le terre evangelizzate. Quando costoro, nel 1049, conquistarono e distrussero la vicina città di Arzn, gli abitanti sfuggiti al massacro si rifugiarono a Teodosiopoli, allora scarsamente abitata, e le diedero il nome della loro città: Arz+ar+Rum (terra dei Romani = Bizantini). Nel 1347 Tamerlano distrusse la città, passata un secolo dopo sotto il dominio ottomano (1451).
Trattando della storia del cristianesimo a Erzurum, non possiamo esimerci dall’inquadrarla nel contesto più ampio della penetrazione e della diffusione del Vangelo nell’intera Armenia. È risaputo che in questa regione il cristianesimo giunse assai pre- sto. Stando allo storico Sozomeno, esso divenne religione ufficiale con la conversione di Tiridate, re dell’Armenia (280 ca.) (H.E., II,8). Se la notizia risponde al vero, l’Armenia sarebbe il primo regno cristiano.In effetti, già intorno al 200, Tertulliano, nello scrivere un trattato Contro i Giudei, include l’Armenia tra le terre evangelizzate (7,4). Ed Eusebio allude a una lettera su La penitenza che Dionigi d’Alessandria indirizzò verso il 249 ai fratelli di Armenia, che avevano per vescovo Meruzane (cfr. H.E., VI, 46,2). La conversione totale alla nuova fede fu opera di Gregorio l’Illuminatore 
thumbs_eteria_pagina_07_immagine_0001-3er certo agli inizi del IV secolo il paese era ufficialmente cristiano. La conferma proviene ancora da Eusebio, che presenta gli Armeni come cristiani e la guerra dell’imperatore Massimino Daia contro di essi come una guerra di religione (310-313). « Dal tiranno » scrive Eusebio « fu mossa la guerra contro gli armeni. Sin dall’antichità questi erano stati amici e alleati dei romani. Divenuti cristiani compivano con zelo i loro doveri religiosi verso la Divinità.
Il nemico di Dio, avendo tentato di costringerli a sacrificare agli idoli e ai demoni, li cambiò da amici in gente ostile, da alleati in avversari » (H.E., XI,8,2).  Gregorio affiancò il re, il quale assunse allora il cristianesimo come religione di stato da contrapporre al culto persiano del fuoco. I centri dell’espansione cristiana in questa regione, nel III e IV secolo, furono Edessa, Antiochia, Cesarea di Cappadocia e Melitene. Da queste città il messaggio cristiano pervenne in Armenia, nel duplice rivestimento siriaco e greco. La conversione totale alla nuova fede fu opera di Gregorio l’Illuminatore (260-325 ca.). Fuggito dall’Armenia a motivo di una persecuzione in atto da parte persiana, egli si convertì al cristianesimo a Cesarea di Cappadocia. Tornato in patria, dopo che gli Armeni si erano liberati dal giogo dei persiani, Gregorio affiancò il re, il quale assunse allora il cristianesimo come religione di stato da contrapporre al culto persiano del fuoco. « Come religione esclusiva esso poteva servire meglio che ogni culto ellenico o che l’antico culto nazionale a tutelare gliArmeni contro i Persiani » (A. Harnack).
Al concilio di Nicea, tuttavia, comparvero due soli vescovi dell’Armenia. Uno di essi, Aristace, pare essere stato figlio di Gregorio l’Illuminatore, dal momento che in quel tempo il celibato per l’alto clero non era ancora legge. Sotto il katholikos Nerses si tenne il primo concilio armeno. Il suo successore Sahak il Grande, avvalendosi dell’invenzione dell’alfabeto armeno compiuta dal monaco Mesrop, trasformò in armena la liturgia celebrata sino ad allora in siriaco o in greco.  Sotto il katholikos Nerses si tenne nel 365 il primo concilio armeno. Quindici anni più tardi, il suo successore Sahak il Grande, avvalendosi dell’invenzione dell’alfabeto armeno compiuta dal monaco Mesrop, trasformò in armena la liturgia celebrata sino ad allora in siriaco o in greco. Al tempo del concilio di Calcedonia (451), l’Armenia, caduta nuovamente sotto il potere persiano, lottò per affermare la sua fede ma non ebbe possibilità di informarsi da fonti autentiche circa i risultati del concilio calcedonese. Quando il territorio tornò in potere di Bisanzio e l’imperatore Maurizio (582-602) impose di usare nella liturgia il pane cotto e l’acqua calda dei greci, le tendenze antibizantine e anticalcedonesi si rafforzarono. Lo scisma già latente fu ratificato dal katholikosAbramo I (608-609), che vietò la comunione in sacris con i Greci, con quanti accettavano Calcedonia e confondevano il difìsismo calcedonese con la formula nestoriana di Cristo in due persone. Questo stato di poca chiarezza si protrasse sino all’XI secolo. In questo tempo gli armeni, incalzati dalle orde asiatiche, emigrarono verso l’impero bizantino trasferendo la sede patriarcale a Sis, in Cilicia. La maggiore informazione e la chiarezza che seguì a questo trasferimento sfociò nella rappacificazione con l’Occidente cristiano espressa nel Decreto per gli Armeni del concilio di Firenze del 1439. La storia particolare di Teodosiopoli va inquadrata all’interno delle vicende storiche sin qui menzionate.La storia particolare di Teodosiopoli va inquadrata all’interno delle vicende storiche sin qui menzionate.  Da quanto sappiamo, primo vescovo della città fu un certo Giovanni, insediatovi da Gregorio l’Illuminatore. Nei VI e VII secolo Teodosiopoli ospitò 3 concili. Il primo, voluto da Giustiniano (527-565), condannò antiche eresie che ancora serpeggiavano e promosse l’unità religiosa. Il secondo risalente al tempo dell’imperatoreMaurizio (582-602), ricercò pure l’unità ma senza risultato. L’ultimo—convocato dall’imperatore Eraclio (610-641)— percorse la stessa strada eliminando lo iato tra la Chiesa armena e quella bizantina ormai distanziatesi.

NOTE DI VIAGGIO

COME CI SI ARRIVA

Capoluogo di provincia, si trova sulla E23, a metà strada tra Erzincan e Ağrı.

Distanze:
da Ağrı km 190
da Erzincan km 190
da Trabzon km 322
da Kars km 219

Provincia: Erzurum
Aeroporto: Erzurum

LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
* La Çifte Minare Medresesi ha un fascino particolare per i due minareti ornati di splendide maioliche policrome, che sovrastano il portale. Sede di una importante scuola coranica della Turchia, risale al 1252.
La Yakutiye Medresesi, edificata nel 1308, a pianta quadrata, presenta a lato del portale centrale selgiuchide un minareto tronco, decorato in stile orientaleggiante.
La Hatuniye Türbesi è sorta come monumento funebre nel 1255. Il mausoleo è caratterizzato per il tetto piramidale che sormonta la cupola.