Sul luogo della odierna Fethiye sorgeva nell’antichità la città licia di Telmesso.
La prima notizia concernente il cristianesimo a Telmesso è contenuta nel Convivio di Metodio di Olimpo, il quale riferisce che Gregorion, una delle vergini rappresentate in questo dialogo, proveniva da Telmesso. Erodoto, nella sua Storia (I,78), ricorda come Creso, re di Lidia, in guerra contro il re persiano Ciro (546 a.C. ca.), mandò degli indovini a Telmesso dove, a quanto pare, esisteva un oracolo. La città possedeva un santuario dedicato a una divinità licia. Kakasbo, identificato con Eracle.
In epoca bizantina Telmesso assunse il nome di Anastasiopoli, presumibilmente a motivo dell’imperatore Anastasio II (713-716).
La prima notizia concernente il cristianesimo a Telmesso è contenuta nel Convivio di Metodio di Olimpo († 311), il quale riferisce che Gregorion, una delle vergini rappresentate in questo dialogo, proveniva da Telmesso. Per certo, dopo la metà del IV secolo esisteva qui una Chiesa. La conferma proviene da Basilio di Cesarea che, scrivendo ad Anfilochio d’Iconio (375), menziona il vescovo Ilario di Telmesso come un uomo professante l’ortodossia. A parte questo dettaglio e il nome del vescovo Zenodoto, presente a Calcedonia, nient’altro sappiamo della comunità cristiana di Telmesso.
NOTE DI VIAGGIO