I fondatori della città furono coloni provenienti dalla città di Magnesia, in Tessaglia. Fu qui che morì Temistocle, il vincitore dei Persiani a Salamina poi bandito da Atene.Annessa al regno di Pergamo, nel 129 a.C. la città passò sotto la dominazione romana.
Fu qui che morì Temistocle, il vincitore dei Persiani a Salamina, poi bandito da Atene. Nella guerra intrapresa da Mitridate re del Ponto contro il potere romano in Asia (88-84 a.C.). Magnesia si mantenne fedele alla signoria di Roma ottenendo in seguito da essa grandi privilegi e il titolo di città libera. Un violento terremoto la distrusse nel 17 d.C. La posizione di nodo stradale e la vicinanza con la città di Efeso nella quale Paolo svolse la sua attività missionaria, inducono a pensare che Magnesia si sia aperta al cristianesimo già nel periodo apostolico. Certo è che agli inizi del II secolo esiste qui una comunità cristiana organizzata. Il vescovo Ignazio di Antiochia le indirizzò una lettera.
Il vescovo Ignazio di Antiochia le indirizzò una lettera Quale fu l’occasione? Presumibilmente questi, nel suo viaggio in catene verso Roma, passò dalla città senza che i cristiani colà residenti ne fossero al corrente. Appresa in seguito questa notizia essi inviarono a Smirne, dove, nel frattempo, si trovava Ignazio, una delegazione composta dal vescovo Damas, dai presbiteri Basso e Apollonio e dal diacono Zootione.Acostoro Ignazio diede una lettera per i cristiani diMagnesia. Da questo scritto apprendiamo che in questa comunità l’autorità del vescovo, ancora molto giovane, è contestata da alcuni che tengono adunanze per loro conto. Circa un secolo più tardi, apprendiamo che a Magnesia, sotto l’imperatore Settimio Severo (193-211), furono arrestati alcuni cristiani.
Sotto l’imperatore Settimio Severo furono arrestati alcuni cristiani. Ci è noto il nome di uno di costoro. Ci è noto il nome di uno di costoro: il presbitero Caralampio che, interrogato e torturato a Magnesia, subì il martirio altrove. Durante la persecuzione di Diocleziano un monaco di Efeso trovò riparo e iniziò una nuova fondazione proprio qui. Conosciamo ancora il nome di alcuni vescovi di Magnesia: Eusebio che intervenne al sinodo di Sardica (343), Dafno che prese parte al concilio di Efeso (431) e Leonzio che compare tra i partecipanti al Latrocinio efesino (449) e al concilio di Calcedonia (451). Con queste sporadiche informazioni si conclude quanto sappiamo della Chiesa di Magnesia.