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SIDE Un sito archeologico di grande importanza che a fatica riesce a difendersi dai numerosi alberghi e servizi turistici che stanno sviluppandosi all’intorno. Questa località infatti ha avuto, per il suo splendido mare e la bella spiaggia, uno sviluppo turistico notevole. Vi consigliamo comunque una sosta, se vi trovate a passare sulla costa turchese che porta ad Antalya. Potrete così ammirare un meraviglioso teatro romano con vista sul mare e un piccolo ma ben fornito museo ricavato nell’ambiente suggestivo delle terme romane. Il mare vicino potrà accogliervi con il suo abbraccio se vi troverete nella stagione estiva.

Le origini di Side risalgono al VII-VI secolo a.C., quando una colonia di Greci dell’Eolide si stanziò sul terreno della città. Conquistata da Alessandro Magno nel 333 a.C. essa passò sotto il potere dei Seleucidi fino al 190 a.C., data in cui la loro flotta fu sconfitta dai Rodiesi al largo della città. Da quel tempo Side ottenne una certa indipendenza, divenendo uno dei più importanti mercati di schiavi, ma, al tempo stesso, un covo di pirati. Con l’avvento della pace romana la città dovette rinunciare alla pirateria dedicandosi al solo commercio. Essa ebbe il diritto d’asilo.
 Le possenti rovine di Side attestano come anche in età romana la città non cessò di prosperare.  Le possenti rovine di Side, databili perlopiù al periodo della dominazione romana, attestano come anche in questo tempo la città non cessò di prosperare. Basti pensare allo splendido teatro, risalente alla metà del II secolo d.C., all’agorà e alle terme pure di questo periodo. Come importante centro commerciale Side ospitò una considerevole comunità giudaica contro la quale talora si indirizzò il malcontento popolare.

Di questa situazione siamo informati dal Primo libro dei Maccabei dove Side figura tra le città alle quali il console Lucio Cecilio Metello Calvo (142 a.C.), indirizzò una lettera a favore dei Giudei. In rapporto al cristianesimo il nome di Side emerge in occasione della persecuzione di Diocleziano. Tra il gruppo di Tarraco e compagni che furono martirizzati ad Anazarbo in Cilicia figura un certo Probo di Side. Ci è altresì noto il nome di Severo di Side, martirizzato assieme ad altri tre cristiani in Bizie di Tracia. Nella stessa Side non mancarono testimoni della fede. Tra costoro va ricordato il presbitero Kindaio che venne bruciato.Analoga sorte toccò a un gruppo di contadini—Leonzio, Mnesiteo, Alessandro, Ciriaco, Eucles, Katune e il falegname Minnaio — condannati per aver devastato il tempio di Artemide.
 A Side toccò presto il titolo di Chiesa metropolitana per la Panfìlia orientale. A Side toccò presto il titolo di Chiesa metropolitana per la Panfilia orientale. Nonostante ciò è soltanto a partire dal V secolo che conosciamo il nome di alcuni suoi vescovi. Sappiamo però che in essa nacque Eustazio vescovo diAntiochia sull’Oronte ed uno dei più tenaci avversari di Ario al concilio di Nicea (325). Negli anni tra il 383 e il 394 la città ospitò un concilio di 25 vescovi della Panfilia e della Licaonia presieduto da Anfilochio d’Iconio. In questo sinodo fu messo a tema il problema dei messaliani, ovvero di un gruppo di cristiani i quali conducevano un tipo di vita quasi monastico rifiutando però una struttura disciplinata e il lavoro manuale. Il concilio di Side li condannò, eppure il messalianesimo non perse di vigore se ancora nel concilio di Efeso (431), un altro vescovo di Side invitò a confermarne la condanna.
Sappiamo però che in essa nacque Eustazio vescovo di Antiochia sull’Oronte ed uno dei più tenaci avversari di Ario al concilio di Nicea. Per la storia del cristianesimo il nome di Side è legato a quello di Filippo, originario di questa città. Amico di Giovanni Crisostomo e da lui ordinato presbitero, Filippo confutò lo scritto Contro i Galilei di Giuliano l’Apostata. Il suo nome, però, è legato alla Storia cristiana, una voluminosa opera in 36 libri che iniziava dalla creazione del mondo e giungeva almeno sino al 426. Di tale opera non ci sono trasmessi che dei frammenti e degli estratti, peraltro significativi in quanto completano certe notizie forniteci da Eusebio nella Storia Ecclesiastica.