Perge, città della Panfilia, ebbe origine da coloni venuti dall’Argolide. Fu successivamente sotto il dominio dei Seleucidi di Siria (218-188 a.C.), poi sotto quello del regno di Pergamo (188-133 a.C.) e di Roma (dal 133 a.C.). Questa città, situata verso l’interno a una ventina di km da Attalia, possedeva pure un porto fluviale sul Cestro, circa 8 km più a valle.
Tra i culti qui praticati, primeggiava quello di Artemide Pergaia « regina di Perge », un’antica divinità dell’Asia Minore, simile all’Artemide di Efeso Tra i culti qui praticati, primeggiava quello di Artemide Pergaia regina di Perge, un’antica divinità dell’Asia Minore, simile all’Artemide di Efeso. È a causa di questa divinità che Perge ottenne il diritto d’asilo come anche il rango di metropoli. Paolo e Barnaba passarono a Perge verso il 47 d.C. provenendo da Pafo, ma pare vi abbiano fatto solamente tappa nel loro cammino verso l’interno.
Qui, all’improvviso, Giovanni Marco si staccò da loro e fece ritorno a Gerusalemme; non sappiamo bene per quali motivi, ma forse perché impaurito dalle difficoltà che il viaggio cominciava a offrire (At 13,13). Infatti in seguito Paolo considererà questo distacco come una diserzione (At 15,38). Fu nel ritorno da questo loro primo viaggio missionario, diretti ad Antiochia di Siria che i due apostoli evangelizzarono la città; essi non dovettero però fermarvisi a lungo (At 14,24). Circa la vita della comunità cristiana in epoca successiva, ci sono tramandati i nomi di tre giovani cristiani, reclutati nell’esercito e martirizzati in data imprecisata: Socrate, Dionio e Teodoro. Di costui apprendiamo che entrò in conflitto con l’autorità essendosi rifiutato di prestare servizio militare. Con lui venne uccisa anche la madre.
Teodoro entrò in conflitto con l’autorità essendosi rifiutato di prestare servizio militare. Nella persecuzione di Decio (249-251), caddero il vescovo Nestore e il diacono Triboniano. Sotto Massimino (311) fu la volta di Calliopo che, originario di Perge, subì però il martirio a Pompeiopoli. Nel concilio di Nicea (325) la Chiesa di Perge venne rappresentata dal vescovo Callinico. Al concilio di Efeso del 431 compare la figura del vescovo Berniano il quale si impegnò nel combattere il gruppo dei messaliani, assertori d’un ascetismo che predicava il totale disprezzo del mondo e una povertà radicale. Il sinodo tenutosi a Side tra il 383 e il 394 che li condannò, come pure la tenace opposizione di Berniano a Efeso, portano a ritenere che nella Panfilia e in Perge questo gruppo avesse trovato diversi sostenitori. Per noi la storia della Chiesa di Perge si conclude con il nome del vescovo Giovanni II, presente tra i sottoscritti del VIII concilio ecumenico (Costantinopoli 869-870).