NYSA Una città che ha conosciuto in epoca ellenistica una certa fama, e che conserva ancor oggi buone testimonianze del suo antico splendore. Recenti scavi e opere di restauro stanno rendendo interessante la visita alla zona archeologica di questa antica città. Potrete compiere una bella passeggiata in campagna, e tra gli ulivi, scoprire magnifici monumenti.
Antica città della Caria al confine con la Lidia, Nysa deve il suo nome probabilmente a una sconosciuta moglie di Antioco I. La sua fama nell’antichità è legata allatradizione mitologica che la vuole il luogo in cui crebbe il dio dell’estasi Dioniso. Dalla città prendono nome le Nysiai, ossia le ninfe che curarono Dioniso bambino. La città deve il suo benessere anche al vicino santuario di Plutone e di Core in Acharaka (3 km ca. a ovest) che con le sue fonti di acqua sulfurea richiamava pellegrini e ammalati da ogni dove. Lo storico e geografo Strabone che fece i suoi studi nella città, ci offre una descrizione delle cure che qui si facevano [1].
La sua fama nell’antichità è legata alla tradizione mitologica che la vuole il luogo in cui crebbe il dio dell’estasi Dioniso.
In età imperiale la città si profila come un notevole centro di studi. Originari di Nysa furono il filosofo stoico Apollonio discepolo del grande Panezio e Menecrate, filologo dell’opera di Omero. Se si prescinde da quanto rimane della Chiesa messa in luce dagli scavi archeologici iniziati nel 1907 e ancora in corso, non ci è nota la storia cristiana della città che comunque figura come sede episcopale nel V secolo. Presumibilmente la presenza dell’antico santuario pagano deve aver creato non pochi problemi a un insediamento cristiano in epoca anteriore. Nysa rimase in potere dei bizantini sino al 1282 quando passò in mano turca grazie alla migrazione armata dei Turcomanni.
NOTE DI VIAGGIO
COME CI SI ARRIVA
Prendendo la grande strada che da Denizli va verso İzmir passando per Aydın, all’altezza di Sultanhisar, sarete a poche centinaia di metri da Nysa.
Distanze:
da Denizli km 116
da Efeso km 61
da Aydin km 32
Provincia: Aydın
Aeroporto: İzmir
LUOGHI E MONUMENTI INTERESSANTI
Il Teatro** dell’epoca imperiale romana, conserva quasi interamente le sue gradinate e alcuni rilievi scultorei della scena. Molto ben conservato.
Il Buleterion*, interessante edificio della fine del II sec. d.C. e in epoca bizantina rimaneggiato.
L’Agorà con splendide colonne ioniche tra il verde degli ulivi.
La Biblioteca. Il Ginnasio. Lo Stadio.
FONTI STORICHE
LE CURE MEDICHE AL PLUTONIO, SECONDO STRABONE
Si dice che vengano malati e persone fiduciosi nella forza miracolosa di queste divinità (Plutone e Core) e negli spazi della grotta si trattengono con i più esperti dei sacerdoti. Questi dormono al loro posto nelle grotte e ordinano rimedi a seconda dei loro sogni. Spesso conducono anche gli stessi malati nella grotta e li abbandonano come in una tana di animali per più giorni senza dar loro cibo, lasciandoli tranquilli. Talora anche i malati scrutano i loro propri sogni, alcuni invece si valgono di quelli che sono sacerdoti come interpreti dei misteri e consiglieri. Ai restanti il luogo è però inaccessibile e pericoloso. In Acharaka ogni anno ha luogo una festa popolare e particolarmente in questa circostanza è possibile vedere e ascoltare tali malati.
(Strabone di Amasea, Geografia, IV, I, trad. di F. Ambrosoli, Milano 1834)